martedì 22 gennaio 2008

Sharman

Il mio primo giorno a Sharm El Sheikh, credo sarà più che un ricordo incancellabile della mia vita. Sapevo per certo che non andavo a farmi una passeggiata al parco considerando quanto conoscessi bene sulla carta “le dimensioni” della struttura, ma non potevo realmente sapere a cosa andavo incontro, fino al giorno del mio arrivo. Un arrivo battezzato da un controllo minuzioso sulla mia valigia 40 kili, controllo dovuto ai dubbi che i responsabili sicurezza in aeroporto avessero sulla mia nazionalità: erano davvero convinti fossi un egiziano di ritorno a casa con troppi bagagli. Dico io: terrone si, ma egiziano no. Il mio arrivo al P.B.Resort è stato un susseguirsi di strette di mano ai ragazzi che dal giorno dopo, cioè da oggi, sono diventati i miei ragazzi. Una ventina di ragazzi diversi tra loro, molto abbandonati a loro stessi, trovati stanchi ma non affatto nati allo stesso modo.
Dalle 9 e mezza del giorno dopo di cui sopra, sono arrivati i primi schiaffi.
Sono stato da subito bombardato di responsabilità, di problemi da risolvere, di numeri da scrivere e realizzare, di programmi nuovi da fare, di abitudini che devono essere cancellate, di aspettative in Sede e sul posto al mio lavoro troppo, molto più grandi di quelle che mi erano state disegnate.
In pratica, un bel trappolone.
So che ad un certo punto, per farla breve, volevo solo scappare e nascondermi e piangere come avrei voluto fare il primo giorno di scuola elementare, dove tutti mi sembravano tutti troppo più grandi di me, troppo pretenziosi, troppo presuntuosi per un bambino di pochi anni. Io di anni ora ne ho 30 iva inclusa, ma di scappare io ne avevo una voglia grandissima stamattina.
Non sono riuscito a mangiare tutto il giorno. Lo stomaco mi si è arricciato come mai in vita mia ed avevo addosso un agitazione che dovevo reprimere a tutti i costi per non mostrare debolezze che all’inizio possono creare danni irreparabili sull’opinione (da cui ne deriva il consequenziale rispetto) che chi lavora per te realizza proprio … su te stesso. Tutto questo limbo mi ha letteralmente massacrato la testa, la mente, lo stomaco e l’umore fino all’ora di cena, ovviamente saltata.
Mi aspettava una serata completamente mia, (con l’opzione ruggine di 4 mesi di pit stop) poche prove fatte al pomeriggio con i ragazzi abituati a fare le solite noiosissime cose, impressioni neanche così positive sugli stessi ed ero solo, completamente solo. Quando l’anfiteatro con tutta quella gente (più di 400 persone), assieme alle luci e al palco mi hanno fatto segno di cominciare, all’improvviso una calma che non so descrivere, un opportunismo che non so spiegare, hanno acceso il microfono ed hanno fatto forse una delle serate più belle mai fatte in assoluto, assolutamente coadiuvato dai ragazzi che ce l’hanno messa tutta e sono stati eccezionali. So solo che la gente rideva, rideva tanto e anche di più, so solo che alla fine ero invaso di complimenti importanti e forti che arrivavano dal Capo Villaggio fino a Dante di Vercelli sull’ultimo gradino in alto a destra (anni 77), dal direttore Artistico di un notissimo tour operator italiano (ora in prestito a quello per cui in questo momento lavoro io), fino ai ragazzi stessi che si erano divertiti davvero. Di Sharm ancora non ho visto neanche il colore, nonostante sia saltato in aria dallo spavento perché alle 5 del mattino ogni santo giorno da una moschea vicina partono le preghiere in filodiffusione mondiale e credi nel sonno che stiano venendo a prenderti incappucciati. Di Sharm non ho assaggiato ancora nulla, non a caso non ho ancora la diarrea. Di sharm non ho visto il sole ma solo un po’ di pioggia.
Il fatto è, che Sharm pensava di farmi il culo ed ho avuto paura, tanta paura. Tantissima. E Sharm non lo sa, forse un idea se la sta facendo speriamo dopo stasera, ma il culo glielo faccio io.
Eh si eh.

1 commento:

isabel ha detto...

A volte ti rendi conto, proprio quando sei lontano e magari da solo che devi affrontare prove difficili ...ma è proprio facendo ricorso a quella calma e quell'oppurtunismo di cui sopra, che ti accorgi di avere una grinta inaspettata...ed è quella che ti accompagnerà e che ti porterà in alto! So di che pasta sei fatto: la pasta di un'egiziano-fuori dal comune...e sono sicura che sharm già se n'è accorta!! Quindi continua cosi e faglielo rosso rosso questo culetto! :) ti abbraccio by Angioletto
Ps: ma il tuo indirizzo e mail funziona? riesci a leggere la posta?