martedì 11 maggio 2010

Fai la cosa giusta


La cosa giusta è sempre un casino.
Ti aspetta in agguato più volte nella vita, aspettando il momento per pararsi di fronte a te e per romperti i coglioni. A pochissimi giorni dalla partenza per Minorca, ho dovuto scegliere di non partire e di andare altrove, seguito dai ragazzi che non ci hanno pensato due volte, lasciando però, pur avendo in mano in tasca e sul tavolo le mie ragioni, della gente in difficoltà e della gente che aveva già prenotato il villaggio da tempo, fondamentalmente per la presenza mia e dei ragazzi in Spagna. Non starò qui ovviamente a scrivere come fanno di cognome le ragioni in mano in tasca e sul tavolo, nè ad elencare una sfilza di dispiaceri esagerati che alla fine puzzerebbero di senso di colpa, ma chiedere sinceramente scusa a chi ha tratto disagi da questa scelta, assolutamente sofferta e tribolata ma inevitabile per chi conosce bene e davvero il mio modo di vivere e lavorare, mi sembra sia inevitabile. Chiedere di capire un pizzico (un pizzico non è poi così tanto), che non sempre scegli l'opportunità migliore, ma quella più giusta ed equilibrata per tutti i ragazzi che ti hanno dato fiducia rispetto e lealtà, dovendo inevitabilmente inquinare quella fiducia che anche altri ti hanno dato, è il rischio che corri in una situazione come quella presentami dalla vita qualche giorno fa: da una parte Minorca, il tour operator e l'agenzia di cinque mesi appena trascorsi e con qualche sorpresa negativa affacciata all'imminente futuro, scoperta per caso una settimana prima dalla partenza: dall'altra uno stimolo nuovo, l'agenzia di sempre con sei contratti in mano che nessuno mai ti farebbe anche pagando di tuo ogni mese una rata assai vantaggiosa. Ho scelto di deludere più di qualcuno moltiplicato per sei, ho scelto di ricevere a questo momento decine di email ed sms con scritto "ma come, avevamo già prenotato ed ora?", ma sono certo di aver scelto la cosa giusta per chi a quasi 33 anni fa un lavoro non così semplice come può sembrare dal lettino sotto il sole e che per questo ha bisogno di lavorare e vivere in un certo modo, lavorare e crescere su basi solide, facendo solo passi avanti e non indietro. Le mie scuse sono in ogni caso appoggiate su questo foglio col cuore sopra per non farlo volar via; a tutti quelli che hanno in qualche modo avuto dei problemi o scazzi o qualsiasi cosa, dovuti a questa decisione ripeto non semplice: I'm sorry. Ma se nella vita non si sbaglia non s'impara mai, se nella vita non rischi, non si ha coraggio, non ci si guarda allo specchio mai davvero e se nello specchio non hai pensato solo a te, forse, hai fatto la cosa giusta.

"Le tue scelte sono scommesse come quelle di chiunque altro"
Mary Schmich