mercoledì 31 marzo 2010

Prendo appunti

Il traffico, lo smog, i clacson e la gente al semaforo col cellulare. Signore con in mano la spesa e negli occhi le domande, un imbianchino che dipinge una ringhiera, bambini che tirano calci ad un pallone finto con la wii. Stamattina ho messo una giacca e sono uscito al sole di una città, la mia, perchè anche se ti sta sulle palle, queste strade ti hanno cresciuto e non ha senso averne paura. Ho cercato quindi il mio negozio di dischi, quel negozio che mi ha venduto la musica di Miles Davis e Coltrane, che mi ha insegnato ad amare quelle note e quella magia. Invece Salvati Musica non c'è piu. Una serranda troppo nera ed un Affittasi sbiadito sulle vetrine impolverate dove ho passato ore a scegliere e sognare quale disco avrei comprato il sabato successivo. Ma porca troia, hanno chiuso Salvati. Il signore dei Tabacchi affianco, vedendomi impietrito davanti al negozio ad un tratto ... "giovane inderess l'affitt? da mo cà chius kud dell ciddì, je la creis". Uova di pasqua nelle buste, centri scommesse Snai ovunque, ... "l'Italia che vince, l'Italia che cambia, l'Italia che sogna, l'Italia dei Valori (e delle Urine)" ... ovunque sui muri. Mentre rientravo cercavo di capire se la mia vita ha assunto contorni talmente irreali, da non riconoscere piu neppure la città dove sono cresciuto fino a quando non mi sono accorto che mi stava stretta come la scarpe della Comunione, o se le città ormai si assomigliano tutte ed è quindi l'Italia che fa paura a chi cammina e guarda spaventato come me, la gente che urla impazzita dalle macchine a chi cammina a piedi. Sarà una nuova tendenza, maybe. Da Martedì mi rimetto in moto come sempre quando mi fermo qui per più di sette giorni, se mi metto a guardare poi devo scappare ma stavolta non fuggo, ho da fare sul serio e sono appunti importanti e veri che porteranno in punta di piedi alla prima Spagna della mia vita tra neppure un mese. Nel frattempo metto in ordine gli appunti e scrivo e studio e penso a Salvati Musica e alle vetrine impolverate e alla sedia verde del titolare che è rimasta lì dentro in mezzo alle pareti vuote consumate dalle note, quelle note così belle anche un po mie.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Ale,
te non potrai assolutamente ricordarti di me, una delle tante ospiti all'Okeanis Beach di fine luglio 2008.
Il mio primo villaggio turistico, la prima volta che mi divertii con un'equipe d'animatori e il primo capo animatore che, sono sicura, sarà sempre il migliore di tutti quelli che incontrerò.
Riuscisti a far ridere di gusto il mio ora quasi marito, uno che alla parola animazione storce parecchio il naso... ecco, codesta fu un'impresa che solo un grande artista è capace di fare.
Non lo feci allora, sicché voglio rimediare ora dicendoti che ti ringrazio per la splendida vacanza che ci facesti passare, Santorini fu ancora più bella grazie a te e alla tua mitica squadra! :-)
Spero di trovarti di nuovo da qualche parte del mondo... buona fortuna per tutto e continua così, che vai benone. :-)
Stefania