Ventidue giorni di Gennaio, ancora l'Egitto più deserto che mai ed una nuova partenza. Scrivo sempre meno qui, lo so', ma a scrivere solo per muovere le dita sulla tastiera bianca io non sono stato mai bravo e stammattina, alle nove del mattino mi sono detto: raccontare. Sono cambiate alcune cose nella mia vita dall'ultimo post, in primis il Tour Operator a cui ero legato, affogato nella crisi dell'anno scorso. Un nuovo importante stimolo su un treno tutto arancione è passato ed io sono salito, indossando un altra maglietta, imparando un altra storia raccogliendone quasi da subito i frutti per la semina degli anni prima. Domani torno in Italia per una manciata di ore, ore di freddo col prosciutto che lasceranno poi spazio ad una settimana in Tunisia e poi ancora il deserto di Marsa Alam fino a Pasqua. Il numero 10 degli anni duemila è cominciato decisamente a duemila: mi sono piovute addosso una serie di cose bellissime/bruttissime, con una intensità emotiva enorme, e questa settimana di play/pause, ci stà tutta. C'è un mezzo bivio che vedo non da lontanissimo ed io lo vorrei conoscere quello che ha inventato il bivio, perchè io vedo più strade e quindi lo chiamerei in un altro modo perchè BI sta per due ed io ne vedo almeno quattro/cinque. che due coglioni. Piu hai voglia di equilibrio più la vita ti da spintoni spingendoti a guardare giu, mostrandoti che c'è dell'altro. Più cerchi altro, più la vita apre le braccia dicendoti "eh un po di equilibrio ciccio". Gestire il bilancino tra i due piatti della bilancia è probabilmente la missione che abbiamo da quando abbiamo messo i piedi per terra, ed io sinceramente non riesco a non smettere di pensare che tutto sia ancora da scrivere e inventare. Il mio cuore (e qui non parlo solo di donne), ovviamente e per restare in tema, continua a fare il cazzo che gli pare sballottato da avvenimenti, incontri e battiti irregolari, ma essendone abituati, io e lui, quasi non ci facciamo più caso. Devo fare la valigia. Ho con me una valigia primavera/estate, ma l'aereo domani atterrerà dove c'è molto inverno e già lo so' che avrò un freddo ballerino, ma tanto ho imparato che la pelle ha bisogno anche di quello.
Anzi ora piu che mai,
ho imparato a sognare.
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